Anche un fisioterapista di un paesino sperduto fa le stesse Joint Venture della Apple

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Il mio fisioterapista è Steve Jobs
Se conosci già le Joint Venture, sai cosa sono e sei al corrente della loro potenza.
Molto probabilmente ne hai sentito parlare perché sono le grandi multinazionali ad usarle e spesso, quando ciò succede, se ne parla a lungo. Una delle ultime Joint Venture, di cui si è parlato molto, è stata quella tra due colossi: il gruppo tedesco Bayer AG, leader nei farmaci e nella chimica, e la Monsanto, la multinazionale USA, diventata leader mondiale nella produzione di sementi transgeniche.
L’obiettivo è quello di creare il più grande fornitore al mondo di prodotti per l’agricoltura: sementi e pesticidi. Le stime dicono che il nuovo colosso avrà un fatturato di circa 67 miliardi di dollari. L’accordo è stato firmato, pagando 128 dollari per azione e cosi nasce una superpotenza mondiale dell’agrochimica.
Ora forse ti starai chiedendo cosa c’entrano con te dei colossi multinazionali e le loro Joint Venture. So che adesso ti sembra di non avere niente in comune, ma continua a leggere e ti insegnerò a replicare le mosse vincenti delle aziende leader e portare la tua azienda ad avere un fatturato più alto.
Forse non arriverai a 67 miliardi di dollari ma, anche se aumenti di solo il 30% il tuo fatturato, penso che valga la pena continuare a leggere.
Dunque, lo scopo di questa Joint Venture tra Bayer e Monsanto è quello di dominare un determinato mercato – il 24% del mercato dei pesticidi e il 29% del mercato delle sementi. Nel settore dell’agrochimica, la fusione tra Bayer e Monsanto segue quella tra DowChemical e DuPont e tra Syngenta e ChemChina.
Si sta formando un vero e proprio oligopolio a favore dell’agricoltura industriale e Ogm. Queste fusioni sono molto complesse e richiedono anche degli interventi a livelli più alti. Infatti, per la Joint Venture tra Bayer e Monsanto, si è dovuto aspettare la decisione dell’Antitrust che ha dovuto verificare che non sono state violate le leggi della concorrenza e che non si formi un monopolio.
Ma a livello di PMI, difficilmente possiamo parlare di acquisizione di un’azienda da parte di un’altra. Semplicemente non ci sono le condizioni. Infatti, non serve che tu faccia un’acquisizione aziendale per far esplodere il tuo fatturato. Tutto quello che ti ho scritto fino qui, serve solo a capire la potenza delle Joint Venture, prendere esempio dalle grandi aziende per applicare nella tua il concetto.
Non c’è nemmeno bisogno di andare a studiare le fusioni tra colossi multinazionali. Se hai voglia puoi anche farlo, tanto sul web ci sono tutte le informazioni, ma non è indispensabile. Quello che è necessario sapere è comprendere a fondo il concetto delle Joint Venture e replicarlo nel tuo business.
Le risorse finanziarie delle PMI italiane non sono sufficienti per fare questo tipo di manovre. Soprattutto in un momento come questo, dove la crisi ci ha tolto un bel po’ di soldi che erano in circolazione e di conseguenza c’è di meno per tutti.
Ed è proprio per questo motivo che devi imparare tutte le leggi del marketing e usare strategie forti e decise, non solo per competere con il mercato di oggi, ma per riuscire a dominarlo, anche se fosse solo nella tua zona.
Certo, non pensare che è possibile creare un’azienda che produce auto sicure e con qualche Joint Venture riuscire a spostare la Volvo dalla sua posizione indiscussa di leader mondiale.
Quello che puoi fare però è diventare leader nella tua zona o della tua nicchia di mercato.
Ancora di più se hai un prodotto o servizio differenziante, se sei focalizzato e stai aprendo una nuova categoria, le Joint Venture possono fare la differenza e portare la tua azienda nella posizione del leader di quel mercato alla velocità della luce.
Ma torniamo alle attività più presenti in Italia – le PMI.
Le Joint Venture del mio fisioterapista che lavora in un paesino sperduto
Lasciando le acquisizioni aziendali tra colossi, ho riflettuto su una cosa che mi è rimasta impressa: anche se gli imprenditori non chiamano le Joint Venture con il proprio nome, molti di loro le fanno non conoscendone la definizione.
Forse questo accade perché la natura umana è spinta a voler fare sempre di più e meglio, o forse perché, nella nostra mente, l’azienda che abbiamo creato la immaginiamo come un figlio, forse per questo o forse per altre ragioni del genere, l’imprenditore medio è comunque portato a stringere alleanze strategiche con altri imprenditori pur non chiamandole Joint Venture.
Ecco perché il mio fisioterapista è Steve Jobs:
Mentre stavo facendo la mia seduta dal fisioterapista (ho problemi alla cervicale), lui mi stava raccontando che, visto che si è spostato nello studio nuovo, aveva più spazio a disposizione e voleva ricavare diversi ambienti più piccoli da uno stanzone enorme. Dopo aver finito la seduta, mi ha portato in giro e mi ha fatto vedere come vorrebbe dividere gli spazi. Alla mia domanda “Cosa ci farai con le altre stanze?“ mi ha risposto:
“Vedi, io lavoro moltissimo…”
E’ vero, ha l’agenda sempre piena e l’ultimo appuntamento è alle 21:30!
“…ho molti clienti che si fidano di me, ma più di questi che ho già, non ne posso prendere, il giorno ha solo 24 ore. Ecco perché ho pensato di dare ai miei clienti qualcosa in più. Ho pensato di far venire a rotazione, per 2 giorni a settimana, dei miei colleghi da Roma: ortopedici, osteopati ecc. Insomma altri specialisti che possono aiutare i pazienti in modo completo. Cosi i miei clienti sono felici di poter fare tutto in un solo posto (dalla lastra, all’ecografia e la prescrizione di una terapia), inoltre senza avere il fastidio di dover cercare uno specialista, per poi prenotare una visita, poi spostarsi chissà dove; e nel frattempo io guadagno qualcosa in più, visto che non posso allargare il giro dei clienti.“
Ora mi potrai dire che non avrà scoperto l’acqua calda e io ti darò ragione. Non sarà l’unico medico a condividere il proprio studio con altri colleghi. Starà facendo l’ennesimo studio medico privato dove puoi trovare più specialisti insieme? Non hai trovato niente di nuovo in quello che ti ho detto? E’ proprio qui la trappola!
Ti ho detto un sacco di banalità, cose che già conoscevi, mica è il primo medico che fa queste cose! Ma voglio farti una domanda:
Tu stai facendo le Joint Venture, come quelle che fa il mio fisioterapista nella tua azienda?
Stai facendo tutto il possibile per avere più clienti o aumentare il fatturato della tua azienda? Oppure sei rimasto al “Eh, ma la crisi…”?
Hai mai sentito la frase “La risposta giusta è sempre quella più semplice”?
Dimmi, quante volte ti sei chiesto “Ma perché non ci ho pensato prima?” ad una soluzione che era talmente semplice che ti ha lasciato spiazzato?
Dunque, se tu fino ad ora non hai fatto delle Joint Venture nella tua azienda per sbranare la tua concorrenza e sfilare da sotto al naso più clienti che puoi, potrebbe essere che non conoscevi questo potentissimo strumento.
Non è colpa tua – non c’è mai stato nessuno a spiegarti cosa si può ottenere e come farle. Ma dopo essere venuto a conoscenza di questo blog (www.aziendealleate.com) non puoi ignorare più le Joint Venture, anche perché è molto probabile che prima o poi ne verrà a conoscenza anche chi fa concorrenza a …indovina un po’ a chi? Si, proprio a te. Dopo non venire a dirmi che non ti avevo avvertito.
Ci vuole un po’ di tempo prima che tutti gli imprenditori inizino a fare Joint Venture tra di loro e spazzare letteralmente via la concorrenza come l’uragano Katrina ha devastato New Orleans, perché si sà che in Italia siamo indietro, ma nel resto del mondo sono un po’ tutti a fare Joint Venture.
Apple veniva ritenuta un prodotto per consumatori, non per le aziende, le quali schivavano Apple a favore del classico Microsoft. Tutto questo però accadeva, prima che Apple, ora la più grande società informatica e tecnologica al mondo, scoprisse un modo nuovo di procacciarsi clienti nuovi per i suoi prodotti.
Questo nuovo progetto si chiama Joint Venture (non ci avrei scommesso!), lanciato nel 2011. Con Joint Venture Apple non si limita solo di vendere i Mac, ma aiuta le aziende a strutturarsi e a gestire la loro attività utilizzando i prodotti Mac e poi si occupa anche di settare i computer aziendali e migrare i dati vecchi, oltre a formare il personale nell’utilizzo dei nuovi Mac.
(da Il Cliente Automatico di John Warrillow ed. Libreria Strategica)
Io te la riformulo cosi la frase di sopra:
La risposta giusta ai tuoi problemi con il poco fatturato e i clienti che scarseggiano è la più semplice – le Joint Venture
La decisione non può essere però che tua. Puoi continuare a pensare che le Joint Venture non fanno per te, che sono solo le grandi multinazionali a farle, oppure puoi studiarti i 3 esempi che ti ho appena fatto e vedere come puoi replicarli all’interno della tua azienda.
Sono più che sicura che il mio fisioterapista presto farà il culo alla maggior parte degli ortopedici in zona, proprio perché i suoi clienti si fidano di lui. Proprio come i tuoi. Puoi “sfruttare” (in senso buono) questa fiducia e riempire la tua cassa di soldi. Oppure puoi continuare come hai sempre fatto fino ad ora.
Se rimani cosi come stai, non aspettarti però cambiamenti in positivo. La crisi ha già tolto una buona parte delle aziende che non avevano basi solide. Se tu sei ancora in piedi adesso, non vuol dire che lo sarai per sempre. “Chi si ferma è perduto” aveva detto qualcuno. E aveva ragione. Tu non fermarti, ti prego! Vai avanti, impara cosa nuove, innova la tua azienda, ma non fermarti! Mai!
Fai per la tua azienda quello che ogni “genitore” fa per il proprio “figlio” – falla crescere sana e forte!