Joint Venture?! Dov’è la fregatura?

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Chi ti chiede di fare una Joint Venture, sta cercando di fregarti?
Oggi ti parlo del nostro istinto di sopravvivenza, di come ci fa nascondere per la paura di non essere all’altezza della situazione in cui ci troviamo.
Come quando da bambino ti nascondevi dietro ad un “Non lo so” per paura di prendere una posizione, pensando che poi questa ti si poteva ritorcere contro.
Forse perché sono cresciuta in una metropoli, in un paese dove negli anni addietro si sono incrociate tantissime culture, ho una mentalità abbastanza aperta e pronta a sperimentare. Al di la di questo però, mi ritengo una persona intelligente, senza avere pretese di essere un genio, ma una persona che sa, quanto meno, fare le valutazioni dei PRO e dei CONTRO.
Si, ma a te cosa ti interessa di come sono fatta io?
Continua a leggere perché scoprirai come la tua paura di prendere una posizione può farti perdere un sacco di soldi! Ma solo se vuoi, non obbligo nessuno.
Però prima di giudicare, almeno leggi fino in fondo. Dopo sarò pronta a discutere con te di quello che ho scritto, senza nascondermi 🙂
Dunque, dicevo…
Anzi, facciamo una cosa – ti racconto una storia vera, cosi è ancora più chiaro.
Tempo fa, c’era una ragazza che vendeva online integratori alimentari a base di Aloe Vera insieme ad un sistema di dimagrimento. Il posizionamento che aveva scelto era: Dimagrisci, mangiando pane, pasta e dolci, anche senza fare sport.
Insomma, il ragionamento alla base di questa promessa era quello che nessuno nasce obeso. Il nostro corpo è una macchina perfetta e se si è in sovrappeso, significa che c’è qualcosa nel nostro organismo che non funziona come dovrebbe. Semplicemente pulendo il nostro organismo e ripristinando le sue funzioni, si riusciva a dimagrire, senza sforzi e mantenendo poi il peso ideale.
Ora, potrai essere d’accordo o meno con quello che vendeva la ragazza, ma non è questo il punto. Concentrati sugli aspetti importanti che interessano a noi.
Andiamo avanti!
Il suo target erano i pigroni che non volevano fare sport e tutti quelli che non riuscivano a mantenere un regime alimentare, privandosi dei cibi preferiti come i dolci e la pasta.
Aveva creato il suo blog, dove pubblicava regolarmente degli articoli, la pagina Facebook che rimandava al blog ecc. Conoscendo bene la potenza e i benefici delle Joint Venture, decise di trovare persone per farle, per aumentare cosi il numero dei suoi clienti e moltiplicare il suo fatturato.
Si, ma la domanda era con chi? Chi avrebbe dovuto cercare per stringere delle Joint Venture in modo corretto?
Non poteva di certo andare da un dentista o da una parrucchiera. C’era la probabilità molto alta che nessuno dei loro clienti c’entrasse con quello che vendeva e di conseguenza non diventare mai un cliente.
Si chiese dove poteva trovare il suo target, cosa fanno le persone pigre che non riescono a seguire una dieta? Che tipo di posti frequentano, sia online che offline? E come per magia, le idee iniziarono a scorrere una dietro l’altra!
<< Il mio target… >> pensò, <<…essendo persone pigre e che amano mangiare, molto probabilmente frequentano dei ristoranti, dei fast food, delle gelaterie e pasticcerie. Questo per quanto riguarda l’offline. Online invece, era molto probabile che queste persone erano appassionate di ricette gustose e quindi seguivano dei blog di cucina.>>
Per farla breve, decise di partire online, perché risultava più semplice.
Si mise in contatto con diverse blogger di cucina per far creare delle ricette gustose da poter regalare alle proprie clienti, dedicando uno spazio-vetrina per dare visibilità alle blogger che hanno creato il ricettario, mettendo anche i link dei rispettivi blog. E’ stata anche intervistata da una “NOTA” blogger che diceva di voler fare diversi partnership.
Ora, non è importante se ti piace la categoria delle blogger e quella degli integratori, cerca di cogliere il senso.
Puoi indovinare qual è stato il risultato?
Preparati mentalmente, perché quello che segue non è adatto a persone permalose. Se pensi di esserlo, ti sconsiglio la lettura!
Dunque, l’unico risultato è stato quello di scontarsi contro un muro costruito di ipocrisia e falso buonismo. Hai presente quei test della sicurezza delle auto, dove una macchina con un manichino all’interno si scontra contro un muro per misurare i danni? Ecco, il risultato è stato questo.
La “nota” blogger non ha mai pubblicato l’intervista e quelle aspiranti cuoche/blogger (perché di tali si trattava) non sono state abbastanza intelligenti per cogliere questa opportunità.
Ma perché? E’ possibile che sono capitate tutte a lei quelle meno intelligenti?
Probabile, tenendo presente l’ignoranza che regna nell’ambito business. Ma più che ignoranza, qui parliamo di ipocrisia pura come l’acqua.
Si guarda sempre il piatto degli altri, invece quello proprio. Si fanno i conti in tasca altrui, invece di pensare come aumentare quello che entra nella propria. Le “famose” blogger, nel momento in cui hanno scoperto che la ragazza in questione VENDEVA a tutti gli effetti dei prodotti, si sono nascoste dietro alla frase “Noooo, ma io non vendo niente” e hanno declinato la proposta.
Non hanno invece pensato che facendo questa Joint Venture avrebbero potuto aumentare le persone che leggevano i loro blog e da 3 persone e mezza farle diventare 10, 20. E soprattutto “Io non vendo niente” lo vai a raccontare a qualcun’altro visto che vendi il tuo tempo per attirare traffico e mettere qualche banner pubblicitario che ti fa guadagnare 2 lire. Parlando in questo caso di traffico, questa Joint Venture avrebbe potuto portare un sacco di traffico.
Sono state talmente prese dalla paura di non risultare stupide, in caso avessero accettato e cercare dove sta la fregatura, che non si sono rese conto, mentre contavano i fagioli che sarebbero entrati nel piatto dell’altra persona, che quello loro di piatto è vuoto. E, anche se l’altra persona avrebbe guadagnato (forse) di più nell’immediato, avrebbero potuto guadagnare anche loro. Si, sicuramente non subito, visto il tipo di attività. La cosa che SICURAMENTE avrebbero ottenuto è senza dubbio un inizio di una collaborazione, che a lungo termine avrebbe portato più clienti e più traffico per tutte le parti.
Sfruttare le risorse delle imprese degli altri è la strategia definitiva per massimizzare e moltiplicare un business con successo. Ho aiutato imprese, partner e clienti a eseguire transazioni per quasi 3-4 miliardi di dollari, grazie ad alleanze creative, joint venture e all’utilizzazione (in forma etica) degli asset, dei canali di distribuzione, dell’accesso o del valore del brand di qualcun altro.
Jay Abraham, La bibbia del marketing strategico
Hai fatto attenzione alla frase “in forma etica”?
Comunque, morale della favola, se anche tu cerchi sempre dov’è la fregatura quando qualcuno si approccia a te, lascia stare perché le Joint Venture non fanno per te. Lascia stare anche il business. Qui non si tratta di fare Joint Venture perché uno ti sta simpatico. Fai le Joint Venture, se potrai avere dei vantaggi per la tua azienda, ovviamente se anche l’altra parte li potrà avere. Continua come hai sempre fatto, da solo. Ma sappi che il modo di fare business in Italia sta cambiando e quello che ha funzionato fino ad ora, non funzionerà più. A te le scelta!